La Legge introduce un credito d’imposta per i cuochi professionisti, intendendo i soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti, sia come lavoratore dipendente sia come lavoratore autonomo in possesso di partita IVA, anche nei casi in cui non siano in possesso del codice ATECO 5.2.2.1.

Il credito d’imposta spetta fino al 40% delle spese sostenute per l'acquisto di beni strumentali durevoli e per la partecipazione a corsi di aggiornamento professionale, strettamente funzionali all'esercizio dell'attività, tra il 1° gennaio 2021 e il 30 giugno 2021.

In particolare, sono ammesse a fruire dell’agevolazione le spese per:

  • l’acquisto di macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari;
  • l’acquisto di strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione;
  • la partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

L’agevolazione spetta fino ad un massimo di 6.000 euro e nel limite complessivo di 1 milione di euro per ciascuna delle annualità 2021-2023.

Il credito è utilizzabile in compensazione mediante F24; è escluso da IRPEF e IRAP e non concorre alla determinazione del rapporto di deducibilità.

Si consente di CEDERE L’AGEVOLAZIONE ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.

Un decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e il Ministro dell'economia e delle finanze, definirà i criteri e le modalità di attuazione delle disposizioni in esame.