È all’attenzione del Mise lo studio di un sistema di indennizzi volti a mitigare gli effetti negativi dovuti al conflitto attualmente in corso in Ucraina che stanno interessando le piccole e medie imprese italiane che risultano essere maggiormente esposte con l’Ucraina stessa, la Russia e la Belorussia.
Quali sono i soggetti che potrebbero beneficiare di tale indennizzo?
La misura, per la quale si sta pianificando lo stanziamento di almeno 200 milioni di euro, dovrebbe essere riservata alle piccole e medie imprese e ha l’obiettivo di compensare, anche se solo parzialmente, le perdite di fatturato derivanti dalla contrazione della domanda, dall’interruzione di contratti e progetti che erano in essere al momento dello scoppio del conflitto e dalla crisi che ha colpito le catene di approvvigionamento.
Quali sono i requisiti soggettivi allo studio?
Secondo quanto finora discusso, gli indennizzi in oggetto spetterebbero ai soggetti che possiedono congiuntamente i seguenti tre requisiti:
- aver realizzato, in modo diretto o indiretto, negli ultimi due anni, operazioni commerciali, (compreso l’approvvigionamento di materie prime e semilavorati) con Ucraina, Russia e Bielorussia pari almeno al 20% del fatturato aziendale totale;
- aver subito, con riferimento all’ultimo trimestre, un incremento del costo di acquisto medio per materie prime e semilavorati di almeno il 30% rispetto alla media dello stesso periodo del 2019;
- aver registrato nell’ultimo trimestre un calo del fatturato di almeno il 30% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Quali potrebbero essere i criteri per il calcolo del contributo spettante?
Per quanto riguarda l’ammontare degli indennizzi, sarebbero state individuate due fasce di contributo
- Imprese con ricavi, calcolati sull’anno 2019, non superiori a 5 milioni di euro: l’indennizzo potrebbe essere pari al 60% della differenza tra i ricavi medi dell’ultimo trimestre e quelli del corrispondente periodo del 2019.
- Imprese con ricavi, calcolati sull’anno 2019, pari o superiori a 5 milioni di euro: l’indennizzo potrebbe essere pari al 40% della differenza tra i ricavi medi dell’ultimo trimestre e quelli del corrispondente periodo del 2019.
In ogni caso, ogni singolo beneficiario avrebbe diritto a un contributo fino a un massimo di 400.000 €.
Quali potrebbero essere le modalità di presentazione delle domande e di erogazione del contributo?
Al momento, è necessario attendere la pubblicazione di un provvedimento attuativo che individui con precisione le modalità e il termine di presentazione delle domande e le modalità di erogazione delle risorse.