A partire da quest’anno, i giovani che hanno un’età compresa tra i 20 e i 31 anni non compiuti che stipulano un contratto di locazione per un’intera unità immobiliare o porzione di essa in base alla legge 431/1998, possono usufruire di una detrazione Irpef più vantaggiosa.

Infatti, la legge di Bilancio 202 ha modificato il bonus aumentando il limite massimo che ora può raggiungere il 20% del canone di locazione.

Come si modifica la detrazione?

La detrazione “base” che, come negli anni passati, resta pari a 991,60 €, può arrivare fino a 2.000 € se, applicando la percentuale del 20% al canone pattuito, risulta un importo maggiore.

Quali sono i requisiti che consentono di fruire dell’agevolazione?

Per usufruire dell’agevolazione occorre che il reddito complessivo non sia superiore a 15.493,71 € e che l’immobile deve sia destinato a propria “residenza”, necessariamente diversa dall’abitazione principale dei genitori o di coloro cui sono affidati dagli organi competenti ai sensi di legge.

Inoltre, l’attuale formulazione della norma porta a ritenere che l’inquilino debba trasferire anche la residenza nell’immobile locato, non essendo più sufficiente la sola destinazione ad abitazione principale.

Qual è il lasso di tempo durante il quale è possibile fruire dell’agevolazione?

L’arco di tempo in cui si può beneficiare della detrazione interessa, ora, i primi quattro anni di durata contrattuale, anziché i primi tre come previsto fino allo scorso anno.

Ci sono cambiamenti rilevanti riguardanti le altre agevolazioni?

Nulla è cambiato per quanto riguarda le altre detrazioni spettanti agli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale; per i contribuenti che hanno stipulato o rinnovato un contratto secondo la legge 431/1998, spetta una detrazione di 300 €, se il reddito complessivo non supera 15.493,71 €, e di 150 € se il reddito complessivo è compreso tra 15.493,72 e 30.987,41 €. Tuttavia, nel caso di un contratto a canone concordato, la detrazione, fermi restando i limiti di reddito precedentemente richiamati, sale rispettivamente a 495,80 € e a 247,90 €.

I lavoratori dipendenti che per motivi di lavoro trasferiscono la propria residenza in un’altra regione e in un Comune distante almeno 100 km dal precedente, invece, possono usufruire per i primi tre anni di uno sconto fiscale pari a 991,60 €, con un reddito complessivo non superiore a 15.493,71 €, che scende a 495,80 €, se il reddito sale a 30.987,41 €.

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