Si conferma la proroga per il 2020 e 2021 del credito di imposta per la riqualificazione e miglioramento delle strutture turistico-alberghiere.

Il credito di imposta è stato introdotto dal Decreto cultura e turismo (D.L. n. 83/2014, convertito nella Legge n. 106/2014) e poi rimaneggiato più volte, a favore delle "imprese alberghiere" esistenti alla data del 1° gennaio 2012 e poi esteso anche agli stabilimenti termali.

Il decreto di agosto proroga il credito di imposta per la riqualificazione e il miglioramento delle strutture ricettive turistico-alberghiere per i due periodi di imposta successivi a quello in corso alla data del 31 dicembre 2019 e quindi per il 2020 e 2021 fino a un massimo di 200.000 euro.

Il credito di imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione e può essere usufruito in un'unica soluzione senza la ripartizione in quote annuali. Il decreto di agosto rifinanzia la misura con 180 milioni di euro.

Sono interessate le strutture alberghiere tra le quali rientrano:
• gli alberghi;
• i villaggi-albergo;
• le residenze turistico-alberghiere,
• gli alberghi diffusi;
• le strutture individuate come "alberghiere" dalle specifiche normative regionali.
Sono ammessi all'agevolazione anche gli agriturismi e gli stabilimenti termali: queste ultime anche per la realizzazione di piscine termali e per l'acquisizione di attrezzature e apparecchiature necessarie per lo svolgimento delle attività termali, nonché le strutture ricettive all'aria aperta.
Le singole voci di spesa sono agevolabili ciascuna, nella misura del 65%, per un importo massimo di € 307.693,30 per ciascuna impresa alberghiera, la quale, di conseguenza, potrà beneficiare di un credito d'imposta massimo complessivo pari a € 200.000 (65% di € 307.693,30).